Sella, positivi i risultati del primo trimestre 2024

Comunicato stampa

  • Utile netto consolidato di pertinenza del gruppo: 32,8 milioni di euro
  • Utile netto consolidato comprensivo della quota di terzi: 43,9 milioni di euro
  • Roe annualizzato: 11,9%
  • Margine di intermediazione: 264,2 milioni di euro (+4,5% a/a)
  • Raccolta netta globale: 1,7 miliardi di euro (€1,7 mld nel 4t23 e €1 mld nel 1t23)
  • Raccolta globale: 59,1 miliardi di euro (+4,8% t/t e +17,1% a/a)
  • Impieghi totali: 11,2 miliardi di euro (+1,3% t/t e +4,1% a/a)
  • Banca Sella: Cet1 Ratio 18,99% - Total Capital Ratio 21,37%
  • Banca Patrimoni Sella & C.: Cet1 Ratio 14,98% - Total Capital Ratio 14,98%
  • Gruppo Sella: Cet1 Ratio 13,03% - Total Capital Ratio 15,44%

Il gruppo Sella ha chiuso il primo trimestre dell’anno con risultati positivi, grazie al buon andamento in tutti i settori d’attività e confermando l’efficacia della diversificazione delle fonti di ricavo. I risultati consolidati al 31 marzo 2024, approvati oggi dal Consiglio d’amministrazione della capogruppo Banca Sella Holding, hanno infatti registrato un utile consolidato comprensivo della componente di pertinenza dei soci terzi presenti nell’azionariato di diverse società del gruppo, anche a supporto dello sviluppo strategico delle loro attività di business, pari a 43,9 milioni di euro (era stato 41,8 milioni di euro nello stesso periodo dell’anno scorso, senza considerare le componenti non ricorrenti). L’utile netto consolidato di pertinenza della capogruppo è pari a 32,8 milioni di euro, sostanzialmente stabile rispetto ai 31,8 milioni di euro dello stesso periodo dell’anno precedente senza considerare le componenti non ricorrenti, tra cui la plusvalenza derivante dalla partnership strategica con il Gruppo Sesa. 

Considerando la partnership strategica con il Gruppo Sesa, che ha portato alla costituzione di Nivola, controllata da Sella tramite Centrico, e di BDY, partecipata da Centrico al 49% e alla quale è stato trasferito un ramo d’azienda, l’utile netto al 31 marzo 2023 era stato di 48 milioni di euro. Sul risultato del primo trimestre di quest’anno hanno inciso, inoltre, un aumento dei costi legati alla crescita dell’organico del Team Sella e al nuovo contratto collettivo nazionale dei bancari e minori benefici dai titoli legati all’inflazione.

Il trimestre conferma il solido andamento della raccolta netta globale, che è stata positiva per 1,7 miliardi di euro, eguagliando il buon risultato del trimestre scorso e in crescita di 700 milioni di euro rispetto al primo trimestre 2023. Lo stock della raccolta globale si è attestato a 59,1 miliardi di euro, in aumento del 4,8% rispetto alla fine del 2023 e del 17,1% rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno. La crescita di questo trimestre è stata guidata per circa 2 miliardi di euro dall’aumento della raccolta indiretta, per via dell’incremento dell’ammontare complessivo degli investimenti dei clienti, e per circa 1 miliardo di euro dall’effetto corsi. La raccolta diretta al netto dei Pct ha raggiunto i 17,8 miliardi di euro, in calo sul trimestre dell’1,5% (+11,7% a/a) per circa 275 milioni di euro, principalmente per la trasformazione di una parte di essa in raccolta indiretta, in linea con le dinamiche di mercato, e per effetto dello slittamento da dicembre 2023 a gennaio 2024 di pagamenti e scadenze della clientela. 

In un contesto generale caratterizzato dal rallentamento della domanda di credito, legato ai tassi di mercato, si è ulteriormente rafforzato lo sviluppo del portafoglio crediti. Gli impieghi a supporto delle attività di famiglie e imprese, infatti, sono cresciuti nel trimestre dell’1,3% (+4,1% a/a), raggiungendo gli 11,2 miliardi di euro. 

Nel corso del primo trimestre dell’anno, il gruppo ha mantenuto sostenuta la crescita del margine di intermediazione che ha raggiunto i 264,2 milioni di euro (+4,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente), con il margine di interesse e i ricavi netti da servizi aumentati rispettivamente del 5,7%, a 137,4 milioni di euro, e del 9% a 110,7 milioni di euro. Il risultato netto dell’attività finanziaria è diminuito del 24,4%, a 16,1 milioni di euro, principalmente per il risultato dell’attività di trading in conto proprio inferiore rispetto all’anno precedente, per via di una minore volatilità dei mercati e un minor contributo dall’attività di gestione del portafoglio titoli di proprietà, che nel primo trimestre 2023 aveva beneficiato di plusvalenze da cessione titoli.

L’andamento positivo è stato sostenuto da tutti i settori in cui il gruppo è impegnato e dalla buona diversificazione e bilanciamento delle fonti di ricavo. Rispetto al primo trimestre 2023, i servizi di investimento hanno generato ricavi pari a 49,9 milioni di euro (+6%). Nell’ambito dei sistemi di pagamento, il margine di intermediazione è cresciuto a 24,6 milioni di euro (+0,9%), grazie all’aumento del 15,5% dei volumi transati complessivi legati ai servizi di acquiring e issuing. I margini legati allo sviluppo delle piattaforme di open finance, degli open payments e dell’offerta a terzi di servizi tecnologici hanno generato ricavi pari a 13 milioni di euro (+17,4%). I ricavi del Corporate & Investment Banking si sono attestati a 2,6 milioni di euro (-3,6%), mentre la finanza ha registrato una performance dei margini pari a 23,7 milioni di euro in calo del 38,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente che era ancora stato caratterizzato da condizioni di mercato favorevoli quali l’elevata volatilità dei mercati e il contributo dell’inflazione al rendimento del portafoglio titoli. I ricavi da nuovi business sono cresciuti del 12,1% a 22,1 milioni di euro, in particolare grazie ai servizi delle piattaforme di pagamento end-to-end per aziende e merchant. I ricavi netti complessivi del gruppo nell’ambito dell’open finance sono stati pari a 14,9 milioni di euro, in crescita del 23%.

Si conferma ottima la qualità del credito. Il costo del rischio di credito annualizzato si è attestato a 40 bps (era 39 bps a fine 2023) e gli indicatori di risk confermano il positivo andamento del portafoglio crediti. L’Npl Ratio netto è pari a 1,7% (era 1,6%) e l’Npl Ratio lordo è pari al 3,2% (era 3%). Il Texas Ratio è al 23,4% (era 22,7%).

Si conferma la tradizionale solidità patrimoniale, ampiamente superiore agli standard richiesti: il Cet1 Ratio è pari al 13,03%, il Tier 1 Ratio è pari al 13,27% e il Total Capital Ratio al 15,44% (erano rispettivamente 13,36%, 13,61% e 15,47% a fine 2023). Ampiamente superiori ai limiti minimi previsti anche gli indicatori di liquidità: LCR al 215,95% e NSFR al 141,14% (erano 230,83% e 142,90% a fine 2023; la soglia minima richiesta per entrambi è 100%).

In merito ai requisiti patrimoniali regolamentari, in data 19 marzo 2024, la Banca d’Italia ha notificato al gruppo Sella la “SREP decision” contenente gli esiti del processo di revisione e valutazione prudenziale, nella quale viene richiesto al Gruppo di rispettare a partire dal 31 marzo 2024 e su base consolidata i seguenti coefficienti patrimoniali:

  • CET1 Ratio pari al 7,8%,
  • Tier 1 Ratio pari al 9,6%
  • Total Capital Ratio pari all’11,9%

Inoltre, sempre a seguito delle comunicazioni ricevute da parte di Banca d'Italia, al gruppo Sella è stato richiesto di rispettare, a partire dal 30 settembre 2026, un requisito minimo di fondi propri e passività eleggibili in caso di risoluzione “MREL” pari a 20,66%.

Banca Sella
Banca Sella ha chiuso il primo trimestre con un utile netto di 46,4 milioni di euro rispetto ai 41,2 milioni di euro dello stesso periodo dello scorso anno. Il Roe della banca si è attestato a 18,4% (era 18,7% a marzo 2023). Confermata la tradizionale solidità patrimoniale con il Cet1 al 18,99% e il Total Capital Ratio al 21,37% (erano 19,27% e 21,78% a fine 2023). Ampiamente sopra i limiti previsti gli indicatori della liquidità: indice LCR a 279,59%, indice NSFR a 153,76% (la soglia minima richiesta per entrambi è 100%).

Positivo lo sviluppo del margine d’intermediazione, cresciuto del 6,9% a 167,2 milioni di euro. A questo risultato ha contribuito principalmente l’aumento del margine di interesse, che ha registrato un aumento del 13,7% attestandosi a 104,2 milioni di euro, soprattutto per la crescita del margine da impieghi commerciali, trainata dall’aumento dei volumi e dalla dinamica dei tassi di mercato. 

La raccolta globale al valore di mercato si attesta a 36,5 miliardi di euro, in crescita del 3,1% rispetto alla fine del 2023 (+12,6% a/a), mentre la raccolta netta globale del primo trimestre 2024 è stata positiva per 0,6 miliardi di euro. Gli impieghi a supporto delle attività di famiglie e imprese sono cresciuti nel trimestre dello 0,7% a 9,5 miliardi di euro (+3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente). Gli indici di qualità del credito rimangono su livelli ottimali: il costo del rischio di credito annualizzato è pari a 17 bps (era 33 bps a marzo 2023 e 26 bps a fine 2023); l’Npl Ratio netto è pari a 1,6% (era 1,5%), l’Npl Ratio lordo a 2,8% (era 2,7%). L’indice Texas Ratio è pari a 23,9% (era 23,7%).

Banca Patrimoni Sella & C.
Banca Patrimoni Sella & C., specializzata nella gestione e amministrazione dei patrimoni della clientela privata e istituzionale, ha chiuso il primo trimestre con un utile netto di 6,2 milioni di euro (era 6,9 milioni di euro nel primo trimestre dello scorso anno). Gli asset under management si sono attestati a 23,8 miliardi di euro, con un incremento del 7,3% rispetto a fine 2023. La raccolta netta complessiva è stata pari a 1,1 miliardi di euro, mentre la raccolta netta qualificata progressiva ha raggiunto quota 652,9 milioni di euro, beneficiando dell’interesse dei clienti verso forme di risparmio gestito. Sui risultati hanno inciso il buon andamento delle commissioni attive e l’apporto positivo del margine d’interesse e degli utili derivanti dall’operatività sul portafoglio titoli di proprietà. Il Cet1 e il Total Capital Ratio sono risultati entrambi pari a 14,98% (erano entrambi 13,46% a fine 2023).

Fabrick e l’ecosistema fintech
Fabrick, la società del gruppo specializzata nell’open finance, insieme alle sue controllate Codd&Date, dpixel, Fabrick Solutions Spain e Judopay, ha registrato ricavi netti complessivi pari a 14,9 milioni di euro, in crescita del 23% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. La community del Fintech District, nel cui ambito vengono sviluppati progetti di open innovation, si è ulteriormente ampliata arrivando a oltre 290 fintech aderenti e 40 aziende corporate con cui sono stata avviate collaborazioni.

 

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Biella,
10 maggio 2024
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