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Sella: positivi i risultati del primo trimestre 2020, proseguono le iniziative per sostenere i clienti e l'economia nell'emergenza Coronavirus

Comunicato stampa

Piena operatività dei servizi, tutelando la salute di clienti e dipendenti, e iniziative concrete in favore di famiglie e imprese, grazie all'impegno delle proprie persone e agli investimenti in innovazione e trasformazione digitale in corso da tempo. Sono queste le priorità del gruppo Sella fin dall'inizio dell'emergenza Coronavirus, ribadite oggi in occasione dei consigli d'amministrazione della capogruppo Banca Sella Holding e di Banca Sella, che hanno approvato i risultati al 31 marzo 2020.

In particolare in tutti i casi possibili si è fatto ricorso allo smartworking ed è stato incentivato ulteriormente l'uso dei canali digitali e della relazione remota per la gestione delle esigenze dei propri clienti, anche grazie ad un innovativo servizio di web collaboration sviluppato con la scale-up Bandyer. Con l'avvio della Fase 2, inoltre, è stata data la possibilità ai circa 4 mila dipendenti e collaboratori in tutta Italia di sottoporsi volontariamente al test sierologico e nei casi in cui fosse necessario al tampone, per accertare l'eventuale positività al virus anche in forma asintomatica o in incubazione.

I risultati di Banca Sella

In questo scenario, il primo trimestre dell'anno si è chiuso con risultati positivi e con la conferma di tutti gli indicatori di liquidità ed elevata solidità patrimoniale. Banca Sella ha chiuso il periodo con un utile netto di 9,8 milioni di euro rispetto ai 5,6 milioni di euro del primo trimestre dell'anno precedente, anche grazie al buon andamento dei ricavi ottenuti dai servizi di investimento e sul portafoglio titoli legati all'attività dell'area finanza.

La raccolta diretta è rimasta sostanzialmente stabile a 10,9 miliardi di euro (-0,9%), mentre la raccolta globale al valore di mercato, risentendo negativamente dell'effetto corsi, è diminuita a 26,5 miliardi di euro (-5%). In leggero calo anche gli impieghi a supporto dell'attività di famiglie e imprese che si sono attestati a 7,3 miliardi di euro (-0,9%). L'Npl Ratio netto è rimasto stabile al 3,5%. L'indice Texas Ratio della banca, che misura la capienza del patrimonio e degli accantonamenti rispetto ai rischi di credito, è migliorato scendendo al 51,8%, rispetto al 52% di fine 2019, confermandosi tra i migliori del settore bancario italiano.

Il margine di interesse è stabile a 35,7 milioni di euro (+0,1%) e il margine di intermediazione è salito a 93,4 milioni (+7,4%). I ricavi netti da servizi sono aumentati a 57,6 milioni di euro (+12,4%). Questo risultato, pur in presenza degli effetti negativi del lockdown su alcune delle principali voci, come ad esempio le commissioni sui pagamenti, testimonia l'ottima diversificazione delle fonti di ricavo e l'efficacia delle soluzioni digitali che hanno consentito di continuare ad operare ed offrire la totalità dei servizi alla clientela.

Confermata l'elevata solidità patrimoniale, con un Cet1 del 14,84% e un Total Capital Ratio del 18,58% (erano 15,10% e 18,93% a fine 2019). Positivi gli indicatori relativi alla liquidità: l'indice LCR è pari a 235,4%, mentre l'indice NSFR è pari a 162,1% (per entrambi gli indicatori i limiti minimi previsti sono pari al 100%).

Le misure a supporto dei clienti e dell'economia

Particolarmente intensa è stata l'attività relativa al credito. Banca Sella, pur garantendo i servizi allo sportello, ha attivato su tutti i propri canali digitali la procedura attraverso la quale famiglie e imprese in difficoltà possono richiedere direttamente on line e senza necessità di recarsi in succursale la sospensione del pagamento delle rate del finanziamento o della sola quota capitale. Per velocizzare ulteriormente la gestione della notevole quantità di domande di prestiti previsti dal decreto liquidità, inoltre, è stata avviata una partnership con la fintech Credimi, nella quale detiene una partecipazione.

Altre iniziative prevedono un plafond da 15 milioni di euro per finanziare a condizioni agevolate l'acquisto da parte di imprese e famiglie di device digitali per favorire lo smartworking o altre esigenze come la scuola a distanza, la promozione della piattaforma di e-commerce di Vidra, startup nata nel polo di innovazione Sellalab, che ha già consentito a oltre 100 negozi costretti a chiudere per le misure restrittive di continuare a vendere durante il lockdown, e il lancio di Trace, per favorire il rilancio e lo sviluppo delle Pmi anche attraverso l'internazionalizzazione.

I risultati del Gruppo Sella

Il buon andamento della banca si inserisce nel quadro più generale di quello del Gruppo. I risultati consolidati al 31 marzo 2020 del Gruppo Sella, infatti, si sono chiusi con un utile netto di 8,6 milioni di euro, rispetto ai 7,8 milioni di euro dello stesso periodo dell'anno precedente.

Confermata la solida posizione patrimoniale. Il Cet1, infatti, si è attestato a 11,15% e il Total Capital Ratio a 13,17%, entrambi ampiamente superiori alle soglie richieste. Positivi gli indicatori relativi alla liquidità: l'indice LCR è pari a 222,4%, mentre l'indice NSFR è pari a 135,2%. Positivo l'andamento della raccolta diretta che è cresciuta del 5,4% attestandosi a 13,4 miliardi di euro, mentre la raccolta globale al valore di mercato, risentendo negativamente dell'effetto corsi, è diminuita del 5,5% a 37,2 miliardi di euro.

Gli impieghi, comprensivi dei Pct, sono cresciuti del 7,2% a 9 miliardi di euro, mentre gli impieghi al netto dei Pct sono sostanzialmente stabili a 8,3 miliardi di euro (-0,2%). Il costo del rischio di credito nel trimestre è stato pari a 0,74%. I dati della trimestrale, però, incorporano solo parzialmente gli effetti del lockdown causato dall'emergenza Covid-19 ed è quindi prevedibile che nel corso dell'anno tale costo subirà un incremento per attestarsi a fine anno intorno ad un livello pari o marginalmente superiore all'1%. Tale stima è stata effettuata con riferimento alle previsioni macroeconomiche e settoriali di consensus ad oggi, e non potrà che essere affinata e ricalcolata in base all'effettivo scenario economico dei prossimi mesi. In crescita i ricavi netti (+15,1% a 94 milioni di euro) e il margine di intermediazione (+7,9% a 151,9 milioni di euro), mentre è diminuito il margine di interesse (-2,1 % a 57,9 milioni di euro).

Per l'emergenza Coronavirus, dipendenti, manager e società del Gruppo hanno donato complessivamente oltre 479 mila euro a organizzazioni e strutture sanitarie in diverse regioni italiane.

Biella,
14 maggio 2020
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