Sella: positivi i risultati del primo semestre 2021
Il gruppo Sella conferma il supporto ai clienti e l'impegno a sviluppare un ecosistema a impatto Esg positivo. Approvati anche i risultati di Banca Sella: crescono utile, raccolta e impieghi.
Comunicato stampa
Il Consiglio d'amministrazione di Banca Sella Holding, capogruppo del gruppo Sella, e i consigli d'amministrazione delle società del gruppo, hanno approvato i risultati al 30 giugno 2021, che si sono chiusi in crescita, confermando il supporto ai clienti e all'economia nello scenario complesso della pandemia e l'impegno a promuovere un ecosistema innovativo e sostenibile, ad impatto ESG positivo, a vantaggio della comunità e degli stakeholder.
L'utile netto consolidato del gruppo, senza considerare le componenti straordinarie, è stato di 36,4 milioni di euro rispetto ai 17,2 milioni di euro dello stesso periodo dell'anno precedente. Considerando la plusvalenza ottenuta dalla creazione della joint venture paritetica in Hype, che ha portato all'acquisizione di una quota complessiva del 10% di illimity Bank da parte di Banca Sella Holding e della società del gruppo specializzata nell'open finance Fabrick, l'utile netto è stato di 89,4 milioni di euro.
A conferma della fiducia dei clienti, il risultato della raccolta è stato tra i migliori di sempre. Rispetto alla fine dell'anno precedente, la raccolta globale al valore di mercato è cresciuta del 9,6% raggiungendo i 46,9 miliardi di euro e la raccolta diretta è cresciuta dell'8,7% raggiungendo i 15,3 miliardi di euro. La raccolta netta globale è stata di 2,7 miliardi di euro.
In crescita anche gli impieghi a supporto delle attività di famiglie e imprese. Gli impieghi comprensivi dei Pct sono cresciuti del 10,7% raggiungendo i 10 miliardi di euro, mentre gli impieghi al netto dei Pct sono cresciuti del 7,5% raggiungendo i 9,4 miliardi di euro.
Migliorano gli indici di qualità del credito. L'Npl Ratio netto è diminuito al 2,6% (era 2,9% a fine 2020). Il Texas Ratio, che misura la capienza del patrimonio e degli accantonamenti rispetto ai rischi di credito, è ulteriormente migliorato portandosi al 36,5% (era 40,4% a fine 2020). Il costo del rischio di credito annualizzato al 30 giugno 2021 è stato pari a 33 bps (era 85 bps a fine 2020).
Il margine di intermediazione è cresciuto dell'11,9% a 353,7 milioni di euro, con le due componenti principali, il margine di interesse e i ricavi netti da servizi, in crescita rispettivamente dello 0,9% a 119 milioni di euro e del 13,4% a 182,7 milioni di euro.
Il buon andamento del primo semestre è stato sostenuto da tutti i settori in cui il gruppo è impegnato e dal buon bilanciamento delle fonti di ricavo. In particolare, rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, i ricavi da servizi d'investimento sono cresciuti del 15,9% e la raccolta qualificata, rappresentata dal risparmio gestito e dalla componente in consulenza, rispetto a fine 2020 è cresciuta dell'11,5% raggiungendo i 20,5 miliardi di euro. L'investment banking e la finanza hanno registrato una crescita dei margini del 45%. I volumi transati complessivi dei sistemi di pagamento, legati ai servizi di acquiring e di issuing, sono cresciuti del 33% con un incremento complessivo dei margini del 27%, un risultato particolarmente positivo alla luce degli effetti negativi dei periodi di lockdown su alcuni particolari settori merceologici.
Il numero totale dei clienti del gruppo è ulteriormente cresciuto del 2,2%, senza considerare la fintech challenger Hype detenuta in joint venture con illimity Bank, che ha superato 1,4 milioni di clienti, con una ulteriore crescita del 7% e che nei prossimi mesi evolverà in una piattaforma di suite finanziarie in costante arricchimento. Il gruppo ha continuato a sviluppare i propri piani strategici e di crescita, investendo complessivamente 30 milioni di euro. I costi operativi sono saliti del 10%, principalmente per le numerose iniziative legate allo sviluppo del fintech e dell'open banking e per le nuove assunzioni. Il team Sella, composto da dipendenti e collaboratori, ha superato le 5.300 persone. Il cost to income si attesta al 76% rispetto al 77,5% dello stesso periodo dell'anno precedente.
Confermata la tradizionale elevata solidità patrimoniale, ampiamente superiore agli standard richiesti. Il Cet1 consolidato del gruppo è pari a 12,29% e il Total Capital Ratio 14,22% (erano 12,29% e 14,18% a fine 2020). Positivi anche gli indicatori relativi alla liquidità. L'indice LCR del gruppo è pari a 210,4%, mentre l'indice NSFR è pari a 133,8% (per entrambi gli indicatori i limiti minimi previsti sono pari al 100%).
Nel corso del primo semestre 2021 è proseguito l'impegno del gruppo sui temi della sostenibilità, con diverse iniziative volte a migliorare costantemente le performance sociali e ambientali. In particolare è stato effettuato un assessment sulle proprie emissioni di CO2 e è stato avviato un piano di interventi con l'obiettivo di azzerarne l'impatto in tempi brevi. Il gruppo si è inoltre sottoposto ad una valutazione standardizzata per misurare il proprio profilo di impatto ESG e ha conseguentemente avviato un piano di attività per l'ulteriore miglioramento del risultato inizialmente ottenuto.
Banca Sella
Approvati anche i risultati al 30 giugno 2021 di Banca Sella, società emittente titoli diffusi, che si sono chiusi con un utile netto di 31,1 milioni di euro, in crescita rispetto ai 15,5 milioni di euro dello stesso periodo dell'anno precedente.
Rispetto alla fine dell'anno precedente, la raccolta globale al valore di mercato è cresciuta del 6,5% raggiungendo i 32 miliardi di euro e la raccolta diretta è cresciuta del 3,6% raggiungendo i 12,4 miliardi di euro. La raccolta netta globale è stata di 1,4 miliardi di euro, di cui la componente qualificata, rappresentata dal risparmio gestito e dalla componente in consulenza, è stata pari a 0,7 miliardi di euro.
Gli impieghi a supporto delle attività di famiglie e imprese sono cresciuti del 6% raggiungendo gli 8,2 miliardi di euro. Per incentivare e supportare gli investimenti delle imprese con una ricaduta positiva in termini di sostenibilità, Banca Sella ha stanziato anche un nuovo plafond da un miliardo di euro, per finanziare i progetti in particolare delle Pmi che contribuiscono ad avere un impatto concreto sui 17 obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 delle Nazioni Unite.
Migliorano gli indici di qualità del credito. L'Npl Ratio netto della Banca è sceso al 2,4% (era 2,7% a fine 2020). L'indice Texas Ratio, che misura la capienza del patrimonio e degli accantonamenti rispetto ai rischi di credito, è migliorato portandosi al 41,9% (era 44,6% a fine 2020). Il costo del rischio di credito annualizzato è stato pari a 21 bps (era 65 bps a fine 2020). A fine 2021 è atteso un costo del rischio di credito in aumento, pari a 58 bps, comunque inferiore al 2020.
Rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente il margine di intermediazione è cresciuto dell'8% a 199,4 milioni di euro, con le due componenti principali, il margine di interesse e i ricavi netti da servizi, in crescita rispettivamente del 3,9% a 77,2 milioni di euro e del 9,1% a 108,3 milioni di euro.
Il Cet1 di Banca Sella è 16,08% e il Total Capital Ratio 20,29% (erano 16,34% e 20,13% a fine 2020).
Banca Patrimoni Sella & C.
Banca Patrimoni Sella & C., la banca del gruppo specializzata nella gestione ed amministrazione dei patrimoni della clientela privata e istituzionale, ha chiuso il primo semestre 2021 con un utile netto di 5,8 milioni di euro, in crescita rispetto ai 3,4 milioni di euro dello stesso periodo dell'anno precedente. Gli asset under management sono cresciuti del 10,2% rispetto alla fine dell'anno precedente, raggiungendo i 17 miliardi di euro. La raccolta netta del semestre è stata di 1 miliardo di euro. Il Cet1 di Banca Patrimoni Sella & C. è 12,31% e il Total Capital Ratio 12,31% (erano 13,21% e 13,21% a fine 2020).
Fabrick
Alla diversificazione delle fonti di ricavo ha concorso anche l'impegno del gruppo nello sviluppo di un ecosistema finanziario innovativo aperto e del modello di piattaforma. La società Fabrick, specializzata nell'open finance, ha rafforzato la propria presenza in Italia e all'estero, sviluppando progetti di open banking con clienti di diversi settori e dimensioni, registrando una crescita delle API call in piattaforma a 538 milioni, rispetto ai 146 milioni dello stesso periodo dell'anno precedente. Nel corso del semestre Fabrick e le società controllate (Axerve, dpixel, Codd&Date e Fintech District) hanno registrato un fatturato di 23,1 milioni di euro, in crescita del 4,9% rispetto allo spesso periodo dell'anno precedente. La community del Fintech District, nell'ambito della quale vengono sviluppati i progetti di open innovation, si è ulteriormente ampliata arrivando a contare oltre 180 fintech e 16 corporate member.