gruppo Sella: primo trimestre positivo cresce l'utile, confermata la solidità patrimoniale, migliora la qualità del credito.
Approvati anche i risultati di Banca Sella: solida posizione patrimoniale con Cet1 al 14,66%
Comunicato stampa
Primo trimestre positivo per il gruppo Sella, che si è chiuso con una crescita dell'utile netto, la conferma dell'elevata solidità patrimoniale e un ulteriore miglioramento della qualità del credito. Il resoconto intermedio di gestione consolidato al 31 marzo 2016, approvato dal Consiglio d'Amministrazione, infatti, si è chiuso con un utile netto di 10 milioni di euro, in crescita rispetto ai 9,3 milioni di euro dello stesso periodo dell'anno precedente.
Tutti i coefficienti di solidità patrimoniale si sono confermati ampiamente superiori alle soglie minime richieste: per Banca Sella il Cet1 è risultato pari al 14,66% (era 14,67% a fine 2015) e il Total Capital Ratio al 19,29% (era 19,77% a fine 2015); per Banca Patrimoni Sella & C. il Cet 1 è risultato pari al 15,73% (era 15,80%) e il Total Capital Ratio al 15,76% (era 15,83%). A livello consolidato il Cet1 del Gruppo "Phased in" è risultato pari all'11,28% (era 11,59%), ampiamente superiore alla soglia del 7% assegnata nell'ambito del processo di revisione prudenziale SREP, il Cet1 del Gruppo "Fully loaded" è risultato pari all'11,21% (era 11,27%), e il Total Capital Ratio al 13,52% (era 14,29%).
Stabile la raccolta rispetto alla fine del 2015. La raccolta globale al netto dei pronti contro termine è stata di 26,7 miliardi di euro e la raccolta diretta al netto delle operazioni di pronti contro termine è stata di 10,2 miliardi di euro. Sulla raccolta globale a valore di mercato ha inciso l'effetto corsi, senza il quale risulterebbe in aumento grazie alla nuova raccolta dai clienti registrata nel trimestre.
Gli impieghi sono cresciuti dell'1%, attestandosi a 8,1 miliardi di euro contro gli 8 miliardi di euro a fine 2015. Sono inoltre diminuite le svalutazioni ed è ulteriormente migliorata la qualità del credito: le rettifiche di valore nette sono diminuite del 48,7%, scendendo a 19,2 milioni di euro dai 37,5 milioni di euro dello stesso periodo dell'anno precedente; il rapporto tra le rettifiche e il totale degli impieghi al netto dei pronti contro termine è sensibilmente migliorato scendendo allo 0,8% rispetto all'1,8% a fine 2015. Positivo anche il tasso di copertura dei crediti deteriorati, salito al 49,2% rispetto al 47,7% a fine 2015, e il tasso di copertura sulle sole sofferenze, salito al 60,9% rispetto al 60,4% a fine 2015.
Trimestrale positiva anche per Banca Sella
Anche Banca Sella ha chiuso il primo trimestre dell'anno con risultati positivi. Il resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 approvato dal Consiglio d'amministrazione della banca, infatti, si è chiuso con un utile netto di 9,3 milioni di euro rispetto ai 3,3 milioni di euro dello stesso periodo dell'anno precedente. Confermato anche l'elevato livello di solidità patrimoniale: il Cet1 è rimasto stabile al 14,66% (era 14,67% a fine 2015), ampiamente superiore alla soglia minima richiesta del 5,125%, e il Total Capital Ratio al 19,29% (era 19,77%), anche in questo caso superiore alla soglia minima richiesta dell'8,625%.
In lieve diminuzione la raccolta rispetto alla fine del 2015. La raccolta globale al netto dei pronti contro termine è stata di 21 miliardi di euro contro i 21,3 miliardi di euro a fine 2015, e la raccolta diretta al netto delle operazioni di pronti contro termine è stata di 9,1 miliardi di euro contro i 9,3 miliardi di euro a fine 2015. La lieve flessione della raccolta globale a prezzi di mercato è per lo più dovuta all'effetto corsi. Il numero dei clienti è aumentato.
I ricavi netti da servizi sono aumentati del 3,8%, (49 milioni di euro contro i 47,3 milioni dello stesso periodo dell'anno precedente). Il margine di intermediazione è diminuito del 3,4% (88,6 milioni di euro contro 91,7 milioni di euro) in conseguenza della riduzione del margine di interesse del 10,9% (39,6 milioni di euro contro i 44,5 milioni di euro), principalmente a causa dello scenario di generale riduzione dei tassi e dell'andamento degli impieghi.
Gli impieghi sono rimasti stabili a 6,7 miliardi rispetto alla fine del 2015, ma sono diminuite le svalutazioni ed è ulteriormente migliorata la qualità: le rettifiche di valore nette sono diminuite del 53,1%, scendendo a 12,1 milioni di euro dai 25,9 milioni di euro dello stesso periodo dell'anno precedente; il rapporto tra le rettifiche e il totale degli impieghi al netto dei pronti contro termine è sensibilmente migliorato scendendo allo 0,8% rispetto all'1,5% a fine 2015. Positivo anche il tasso di copertura dei crediti deteriorati, salito al 49,1% rispetto al 47,8% a fine 2015, contro una media del settore pari al 47,8% a fine 2015, e il tasso di copertura sulle sole sofferenze, salito al 60,3% rispetto al 60% a fine 2015, contro una media del settore pari a 58,7% a fine 2015.