Banca Sella, approvati i risultati preliminari del bilancio 2015

Comunicato stampa

I principali risultati di Banca Sella

Cet1 14,67%
Total Capital Ratio 19,77%
Utile 6 milioni di euro
Raccolta Globale +1,5%
Nuova raccolta 712 milioni di euro
Tasso di copertura delle sofferenze 60%


Bilancio positivo per Banca Sella, che ha rafforzato ulteriormente la solidità patrimoniale portando il Cet1 a 14,67% e il Total Capital Ratio al 19,77%, ampiamente sopra la soglia richiesta, ha aumentato la raccolta globale dell'1,5%, anche grazie a 712 milioni di euro di nuova raccolta, a testimonianza della fiducia da parte dei clienti, e ha ulteriormente migliorato la qualità del credito. L'utile netto è stato di 6 milioni di euro, particolarmente positivo considerando che è stato aumentato il grado di copertura dei crediti deteriorati e che sul risultato hanno inciso gli oneri straordinari relativi alla procedura di risoluzione alla quale sono state sottoposte quattro banche italiane. Il risultato non è confrontabile con i 64,2 milioni di euro dell'anno precedente, sui quali aveva inciso una componente non ricorrente realizzata con la cessione di una quota dei titoli in precedenza inseriti nel portafoglio a scadenza. Ecco i principali risultati preliminari di bilancio al 31 dicembre 2015 approvati dal Consiglio d'Amministrazione di Banca Sella.

Solidità
Ulteriormente rafforzata la solidità patrimoniale. Il Cet1 è pari al 14,67%, contro il 10,81% a fine 2014. Il Total Capital Ratio è pari al 19,77%, contro il 15,48% a fine 2014. A tale incremento ha contribuito in modo significativo il successo dell'aumento di capitale da 120 milioni di euro, con il quale sono entrati circa 3 mila nuovi azionisti nella compagine societaria, portando la quota dei soci terzi della banca al 21,28%. L'aumento di capitale è stato fatto per continuare a crescere e rafforzare il modello di business, investendo nell'innovazione, nello sviluppo dei servizi d'eccellenza della banca come il private banking, i sistemi di pagamento e i servizi digitali, e nel rafforzamento della struttura dei crediti.

Raccolta
Positivo l'andamento della raccolta. La raccolta globale è cresciuta di 315 milioni di euro, toccando quota 21,4 miliardi di euro, con un incremento dell'1,5% rispetto all'anno precedente. Tale raccolta al valore di mercato è cresciuta di circa 1,2 miliardi di euro (di cui 712 milioni di euro di nuova raccolta dai clienti), passando da 22,3 miliardi di euro del 2014 a 23,5 miliardi di euro a fine 2015. La raccolta diretta, al netto delle operazioni di pronti contro termine passive, è cresciuta di 62,8 milioni di euro, raggiungendo i 9,3 miliardi di euro, con un incremento dello 0,7%.

Margini e ricavi
Il margine di intermediazione si è attestato a 366,5 milioni di euro, contro i 377 milioni di euro del 2014, in calo del 2,8%. Il margine di interesse si è attestato a 168,4 milioni di euro, contro i 197,6 milioni di euro del 2014, in calo del 14,8%, influenzato principalmente dallo scenario di generale riduzione dei tassi, dalla contrazione degli impieghi e dagli effetti della cessione di una quota dei titoli in precedenza inseriti nel portafoglio a scadenza. In crescita i ricavi netti da servizi del 10,5%, pari a 198,1 milioni di euro contro i 179,3 del 2014, anche grazie all'ottimo andamento del settore del risparmio gestito, dei servizi di consulenza e dei sistemi di pagamento. I costi operativi sono saliti a 258,2 milioni di euro contro i 244,1 milioni di euro dell'anno precedente, con un incremento del 5,8%, dovuto principalmente ai contributi al fondo Deposit Guarantee Schemes (Dgs), pari a 2 milioni di euro lordi, e al fondo Single Resolution Fund (Srf), pari a 5,3 milioni di euro lordi, di cui circa 4 rappresentano la parte straordinaria legata agli interventi nelle 4 banche sottoposte a procedura di risoluzione.

Credito
In uno scenario economico che per l'anno passato è stato ancora caratterizzato dalla contrazione della domanda di credito, gli impieghi sono stati pari a 6,7 miliardi di euro, in calo del 3,3% rispetto al 2014. Si è registrato un miglioramento della qualità del credito. Le rettifiche di valore nette sono diminuite del 4,6% (98,7 milioni di euro contro i 103,5 milioni di euro a fine 2014). Il tasso di copertura dei crediti deteriorati è ulteriormente migliorato salendo al 47,8% rispetto al 44,4% di fine 2014, contro una media del settore pari al 44,7% al 30 giugno 2015 (ultimo dato disponibile, fonte Banca d'Italia). Il tasso di copertura sulle sole sofferenze è salito al 60% rispetto al 59,7% di fine 2014, contro una media del settore pari al 58,7%, dato particolarmente positivo considerando che nel corso dell'anno sono state cedute sofferenze con un elevato grado di copertura, per una quota pari al 6,2% del totale. L'incidenza dei crediti deteriorati netti sugli impieghi netti si è attestata all'8,31%, contro una media del settore del 10,9% al 30 giugno 2015. L'incidenza dei crediti deteriorati lordi sugli impieghi lordi è pari al 14,75%, contro una media del settore del 18,0% al 30 giugno 2015.

Eventi 2016
Nel corso del 2016 avrà effetto su Banca Sella, in qualità di principal member, l'operazione di acquisizione di Visa Europe da parte di Visa Inc. che determinerà un provento ad oggi stimato in circa 41,4 milioni di euro al lordo delle imposte. Tale voce, al netto delle imposte, ha costituito per la banca una riserva positiva di patrimonio computabile per il 40% a Cet1 nel bilancio 2015, con un effetto pari a 24 basis points.


Positivi anche i risultati preliminari consolidati del gruppo Sella

Il Consiglio d'Amministrazione di Banca Sella Holding ha approvato i risultati preliminari consolidati di bilancio del gruppo Sella al 31 dicembre 2015, con un utile netto di 28,5 milioni di euro, particolarmente positivo considerando che è stato aumentato il grado di copertura dei crediti deteriorati e che sul risultato hanno inciso gli oneri straordinari relativi alla procedura di risoluzione alla quale sono state sottoposte quattro banche italiane. Il risultato, che ha beneficiato anche degli effetti positivi della cessione della quota detenuta in Icbpi, non è confrontabile con i 70,5 milioni di euro dell'anno precedente, sui quali aveva inciso una componente non ricorrente realizzata con la cessione di una quota dei titoli in precedenza inseriti nel portafoglio a scadenza.

Solidità
Ulteriormente rafforzata la solidità patrimoniale e in particolare: il Cet1 di Banca Sella è pari a 14,67% (era 10,81% a fine 2014) e il Total Capital Ratio è pari a 19,77% (era 15,48% a fine 2014); il Cet1 di Banca Patrimoni Sella & C. è pari a 15,80% (era 16,48% a fine 2014) e il Total Capital Ratio è pari a 15,80% (era 16,48 a fine 2014). A livello consolidato il Cet1 del gruppo Sella è pari a 11,59%, contro l'8,95% a fine 2014 e il Total Capital Ratio è pari a 14,29%, contro l'11,72% a fine 2014. All'incremento della solidità patrimoniale hanno contribuito in modo significativo il successo dell'aumento di capitale da 120 milioni di Banca Sella, l'impatto positivo su Banca Sella in qualità di principal member dell'acquisizione di Visa Europe da parte di Visa Inc. e la cessione della quota detenuta da Banca Sella Holding in Icbpi.

Liquidità
Particolarmente positivi gli indicatori relativi alla liquidità: l'indice LCR è pari a 197,87% (il limite minimo è 60% e dal 2018 salirà a 100%), mentre l'indice NSFR è pari a 122,36% (in vigore dal 2018 quando dovrà essere rispettato il limite minimo pari a 100%).

Raccolta
Positivo l'andamento della raccolta. La raccolta globale è cresciuta di 1,1 miliardi di euro, attestandosi a 26,9 miliardi di euro, con un incremento del 4,4% rispetto al 2014. Tale raccolta al valore di mercato è cresciuta di 2 miliardi di euro (di cui 1,4 miliardi di euro di nuova raccolta dai clienti), passando da uno stock di 28,8 miliardi di euro del 2014 a 30,8 miliardi di euro. La raccolta diretta è cresciuta di 58,5 milioni di euro, attestandosi a 10,2 miliardi di euro, in crescita dello 0,6%.

Margini e ricavi
Il margine di intermediazione si è attestato a 535,4 milioni di euro, contro i 563,9 del 2014, in calo del 5%. Il margine di interesse si è attestato a 254 milioni di euro, contro i 290,3 del 2014, in calo del 12,5%. Le commissioni nette sono cresciute del 7%, pari a 228,3 milioni di euro contro i 213,4 del 2014, grazie ai risultati positivi ottenuti nei principali settori di business del Gruppo, tra cui l'attività di banca commerciale, il private banking, il risparmio gestito e i servizi di investimento. Sulla variazione del margine di intermediazione ha inciso anche la cessione di un significativo portafoglio di sofferenze (circa 240 milioni di euro), prevalentemente relative al credito al consumo che, se da un lato ha determinato un impatto negativo sul margine di intermediazione (17 milioni di euro), dall'altro ha prodotto una significativa diminuzione delle rettifiche su crediti (per 23 milioni di euro), con un impatto complessivamente positivo di circa 6 milioni di euro, a testimonianza della bontà dei processi interni di valutazione.

Credito
Gli impieghi sono stati pari a 8 miliardi di euro, in calo dello 0,3% rispetto al 2014. Si è registrato un miglioramento della qualità del credito. Le rettifiche di valore nette hanno registrato una diminuzione del 28,6% (129 milioni di euro rispetto ai 180,7 milioni di euro dell'anno precedente). Parte di questa diminuzione è dovuta agli effetti della cessione delle sofferenze. Il tasso di copertura dell'insieme dei crediti deteriorati è stato del 47,7% rispetto al 48,1% di fine 2014, contro una media del settore pari al 44,7% al 30 giugno 2015 (ultimo dato disponibile, fonte Banca d'Italia). Il tasso di copertura sulle sole sofferenze è stato del 60,4% rispetto al 64,2% di fine 2014, contro una media del settore pari al 58,7% al 30 giugno 2015. Tali riduzioni sono dovute principalmente alla cessione del portafoglio di sofferenze relative al credito al consumo, in quanto fortemente svalutate. L'incidenza dei crediti deteriorati netti sugli impieghi netti (al netto dei pronti contro termine) è diminuita all'8,45%, contro una media del settore del 10,9% al 30 giugno 2015 L'incidenza dei crediti deteriorati lordi sugli impieghi lordi (al netto dei pronti contro termine) è diminuita al 14,93%, contro una media del settore del 18,0% al 30 giugno 2015.


Investimenti e innovazione

La crescita e lo sviluppo del gruppo Sella, secondo le linee previste nel piano strategico, hanno riguardato tutti i principali settori d'attività. Nel corso dell'anno, infatti, gli investimenti esclusa la componente immobiliare del Gruppo sono risultati pari a circa 33,9 milioni di euro, in crescita del 7,3% rispetto all'anno precedente. Gli investimenti sostenuti da Banca Sella sono stati pari a 23 milioni di euro, in particolare su iniziative volte alla crescita e al miglioramento del modello commerciale nell'ottica di una migliore relazione con i clienti, anche grazie agli investimenti in campo digitale.

In particolare, per quanto riguarda Banca Sella, in linea con la tradizionale propensione all'innovazione della banca, è proseguito lo sviluppo delle soluzioni e dei servizi digitali. è stato lanciato Hype, una carta prepagata che si gestisce con un'app, in grado di trasformare lo smartphone in una delle prime e più avanzate soluzioni di light banking in Italia. Hype, inoltre, è anche un wallet che può contenere fino a cinque carte di pagamento di qualsiasi banca, con cui fare acquisti, pagare le utenze e altri servizi come i mezzi di trasporto pubblico nelle diverse città italiane che hanno già attivato il servizio. Tra le novità del 2015 anche la nuova app Sella.it per Apple Watch, che permette di fare alcune operazioni direttamente dall'orologio, e l'introduzione nelle succursali della firma grafometrica, che permette ai clienti di sottoscrivere in modo elettronico i documenti e averli direttamente a disposizione nel proprio internet banking, semplificando le operazioni ed evitando di stampare circa 13 milioni di fogli all'anno. Gli investimenti in innovazione e digitale da parte di Banca Sella, nei diversi territori in cui è presente e opera, hanno riguardato anche il supporto alle startup e la trasformazione di buone idee in nuove imprese, specie da parte dei più giovani, attraverso l'attività dell'incubatore SellaLab. Nel corso dell'anno sono stati visionati oltre 150 nuovi progetti e fino ad ora sono già state avviate più di 30 startup, che hanno già dato vita a circa 180 nuovi posti di lavoro. Dopo la sede di Biella, SellaLab ha aperto anche a Torino e recentemente a Lecce.

La congiuntura economica ancora non favorevole, nonostante i primi segnali di ripresa, ha continuato a determinare una minor domanda di credito, alla quale Banca Sella ha cercato di fare fronte con una serie di iniziative volte a non far mancare le risorse necessarie alle attività dei propri clienti. In particolare è proseguita la collaborazione con le associazioni imprenditoriali locali per finanziare a condizioni agevolate le imprese, è stato sottoscritto un accordo con la Sace dedicato alle imprese che esportano, con l'Ice per favorire l'internazionalizzazione delle imprese e con Bei per finanziare i progetti e gli investimenti delle Pmi, favorendo l'occupazione giovanile. La banca ha aderito anche agli accordi di settore come la moratoria dei mutui per le famiglie e l'anticipo dei crediti verso la Pubblica Amministrazione. Quanto alla finanza d'impresa, Banca Sella ha fatto la prima operazione nel campo dei minibond, collocando il prestito obbligazionario di un'impresa di Lecce.

Importanti novità anche per quanto riguarda i prodotti di investimento e il private banking del Gruppo. Sella Gestioni, la Sgr del Gruppo, ha lanciato nel corso del 2015 Investimenti Sostenibili, un fondo basato sull'impact investing che abbina ai risultati finanziari lo sviluppo ambientale e sociale attraverso risultati concreti e misurabili. Ogni anno il fondo destina una quota pari allo 0,5% del patrimonio della classe retail a favore di iniziative benefiche. Banca Patrimoni Sella & C., la banca del gruppo Sella specializzata nella gestione dei patrimoni, ha rafforzato la propria presenza sul territorio nazionale aprendo nuove sedi a Milano, Roma e Napoli.

 

Biella,
11 febbraio 2016
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